Le terme nell’antica Roma
Una consueta parte della routine della Roma antica si svolgeva nei bagni. Non si trattava solo di una questione di cura del corpo, ma di un importante momento di socializzazione in un centro sociale dotato di tutti i “comfort” necessari. Furono l’impero e i governanti ad iniziare la costruzione di questi bagni pubblici colossali aperti a tutti i ceti sociali. Lo scopo era uno solo: accontentare il popolo con svaghi per distoglierlo dalle questioni più serie ed importanti.
Le “Thermae” erano di fatto, non solo dei semplici bagni, ma anche “palestrae” adibite per diverse forme di esercizio fisico, librerie per lo studio e giardini per passeggiate nel verde.
Le terme di Caracalla
La vasta area della “Terme di Caracalla” è uno dei migliori esempi di terme: un magnifico polo ricreativo progettato dall’imperatore Settimio Severo, che ne curò l’inizio dei lavori.
A vederle complete fu nel 216 d.C. il figlio Marco Aurelio Severo Antonino Augusto, meglio conosciuto come Caracalla.
Delle famose Terme è possibile ricostruirne le decorazioni. Vi erano infatti enormi colonne di marmo, marmi colorati orientali, mosaici, statue e gruppi colossali, sia nelle nicchie delle pareti degli ambienti, sia nelle sale più importanti e nei giardini.
Le terme di Caracalla erano in grado di ospitare da sei a otto mila persone al giorno e sono state ornate da un vasto numero di opere d’arte, molte delle quali ancora oggi ammirabili.